venerdì 30 aprile 2010

Sempre più incredibile!


Per evitare fraintendimenti, visto che la notizia ha dell'incredibile, mi limito a riportare le parole del nostro presidente del consiglio (anche se la fonte risulta un giornale bolscevico: "Il sole 24 ore"):
«Questa villa - ha detto berlusconi riferendosi a villa Gernetto, una delle tante ville di sua proprietà, - sarà la sede dell'Università del pensiero liberale dove verranno personalità da tutto il mondo che nei loro paesi hanno ricoperto ruoli di prestigio. Ho detto a Putin di mandare anche giovani russi e l'ho invitato ad essere il primo professore a tenere una lezione in questa università. Da come ha accolto questa mia proposta ho capito che sarebbe contento di farlo».
Capite!!!?? Putin insegnante del pensiero liberale!!! Ed allora perché non nominare il figlio di bossi, detto "la trota", e noto per i suoi successi scolastici, preside emerito della facoltà del libero pensiero?
Alla prossima!

Grazie da Emergency


Cari amici,
vorrei ringraziarvi dello straordinario sostegno che avete dato a Emergency in questa difficile situazione.

Insieme a voi abbiamo vissuto un periodo di grande preoccupazione per i nostri operatori umanitari e per l'ospedale di Lashkar-gah, l’unica struttura nella regione in grado di offrire cure chirurgiche gratuite e di qualità alle tante vittime di guerra.

Come sapete, i nostri tre colleghi italiani sono stati rilasciati con tante scuse. Un rilascio, come hanno detto gli stessi servizi di sicurezza afgani, frutto non di pressioni di sorta ma dovuto a una semplice, banale verità: sono innocenti. L’avevamo detto fin dal primo, durissimo giorno, e voi con noi. Dei sei collaboratori afgani che erano stati prelevati insieme agli italiani, cinque sono stati rilasciati il 28 aprile; sul sesto stanno proseguendo le indagini. I nostri avvocati e il nostro personale a Kabul continuano naturalmente a monitorare la situazione.

Stiamo già lavorando per la riapertura dell’ospedale di Lashkar-gah: continuare ad assicurare assistenza alle vittime di guerra – per il 40 percento bambini – è la nostra priorità, come lo è stata per i quindici anni della nostra storia.

Siamo riusciti ad affrontare a testa alta questi giorni durissimi grazie a due fattori. Il primo, naturalmente, era la consapevolezza che i nostri fossero innocenti. Ma l’altro ingrediente fondamentale siete stati voi: il vostro sostegno, le mail e le telefonate, la presenza a piazza San Giovanni (con il corpo o con lo spirito), le quattrocentomila firme in quattro giorni. Di tutto questo, non sappiamo come ringraziarvi. Anzi, lo sappiamo: continuando a fare sempre di più e sempre meglio il nostro lavoro, curando chiunque ne abbia bisogno. E siamo sicuri che voi non ci farete mancare il vostro sostegno in futuro, anche con un gesto che a voi non costa nulla, come la devoluzione del 5 per mille per gli ospedali di Emergency.

Ancora una volta, grazie di cuore. A presto,



Cecilia Strada
Presidente di Emergency

lunedì 26 aprile 2010

Incredibile!


Dal nostro capo del governo ci si può aspettare di tutto ma lui è sempre in grado di meravigliarci! Dopo avere comprato le centrali nucleari obsolete dalla Francia, dopo che negli Usa Obama rilancia le energia alternative, cosa non va a pensare il "nostro"? Riempiamo l'Italia di centrali nucleari ma, per rendere ancora più avvincente ed interessante il fatto, decide di comprare le centrali dalla Russia! Che la Russia abbia una grande esperienza nel nucleare e, soprattutto sulla sicurezza nucleare, ce lo ricorda il disastro di Cernobyl che si è verificato, indovinate un po'?, proprio il 26 Aprile, giorno in cui Silvio e Vladimir firmano un accordo per riempire di centrali nucleari l'Italia!!!!!!INCREDIBILE!!!Non hanno avuto neanche il decoro di scegliere un altro giorno!!!Ora provate ad indovinare dove saranno installate le nuove centrali nucleari russe? Pensate che il buon Bossi sia disposto ad accettare una centrale nel suo giardino? Per il sud si prospetto un futuro radioso o, meglio, radioattivoso!
Per saperne di più su Cernobyl potete consultare Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl').

venerdì 23 aprile 2010

Il partito dell'amore


Questo Partito dell’Amore, visto in diretta senza rete, è proprio un amore. Colpivano gli sguardi, soprattutto. Tutti molto amorevoli. Teneri. Affettuosi. Si vede proprio che si amano. Lo zenith del sentimento si è registrato quando Fini ha proferito la parola "legalità". Berlusconi ha digrignato i denti e contratto i muscoli facciali, come per sbranarlo all’istante: se Verdini, seduto a fianco, non se lo fosse legato al polso con un bel paio di manette (le porta sempre con sé per ogni evenienza), sarebbe corso il sangue. Intanto l’intera sala, eccettuati alcuni incensurati, grugniva fremente di sdegno. Legalità a noi? Chi ti ha insegnato certe parolacce? Ma allora dillo che sei venuto a provocare! Vai subito in bagno e lavati la bocca col sapone! In effetti, in 16 anni di storia, nessuno aveva mai osato tanto: parlare di legalità in casa del corruttore di Mills, del principale di Mangano, dell’amico di Dell’Utri e di Cosentino fortunatamente assenti: avevano subodorato qualcosa...
Il resto dell'articolo di Travaglio lo potete leggere su "Il Fatto".

domenica 18 aprile 2010

Sono liberi!


Domenica 18 aprile. Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani Guazzugli Bonaiuti, fino a oggi detenuti in una struttura dei servizi di sicurezza afgani, sono stati liberati, non essendo stato possibile formulare alcuna accusa nei loro confronti.

Finalmente, dopo una settimana d'angoscia, e senza aver potuto beneficiare delle garanzie previste dalla costituzione e dalla legge afgane vigenti, potranno contattare le loro famiglie e i loro colleghi.

Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato insieme a Emergency per il rilascio, in Italia, in Afganistan e nel mondo.

Gli avvocati di Emergency continuano a seguire la situazione dei collaboratori afgani ancora trattenuti dai servizi di sicurezza, dei quali non abbiamo notizie né in merito alle loro condizioni di salute, né alla loro condizione giuridica, né al luogo presso il quale sono tuttora trattenuti.
da http://www.emergency.it/

La lega e gli insegnanti padani


Il capo gruppo della Lega all'assemblea regionale lombarda (e non, quindi, un avvinazzato leghista in pantaloni corti, bicchierone di birra e rutto di prammatica) chiede che, nelle regioni del nord nelle graduatorie degli insegnanti si dia la precedenza ai residenti (perché no ai purosangue o ai tesserati del carroccio o, magari, in seconda istanza, del partito del cavaliere?). Dice infatti Davide Boni: "La piena attuazione del federalismo si traduce nell'autonomia concessa alle regioni nelle diverse materie previste dalla stessa riforma federale e dalle modifiche introdotte al titolo V della Costituzione...Il fatto quindi di prevedere l'introduzione degli albi regionali in materia scolastica, va nella direzione di garantire maggiori competenze alle nostre regioni, cambiando un sistema assistenzialista che di fatto ha sempre visto la scuola come un vero e proprio parcheggio pubblico. L'obbligo di residenza sul territorio in cui si insegna - precisa Boni - così come punteggi più alti per i nostri insegnanti ai concorsi pubblici, garantiscono anche agli studenti di non avere più cattedre vuote a pochi mesi dall'inizio dell'anno scolastico, causate da una vera e propria 'migrazionè degli insegnanti che, dopo essere stati nomati, chiedono il trasferimento nella propria terra d'origine". Come fare capire ai discepoli della famiglia bossi (il cui pargolo, bossi jr detto la trota, ora deputato alla regione Lombardia, ha accumulato una notevole esperienza fra i banchi liceali nel tentativo di raggiungere una maturità che, ai giorni d'oggi, non si nega a nessuno se non ai somari patentati) che la cultura non può essere "ristretta" fra le paludi della pianura padana, o nei campi delle feste leghiste, fra le braci delle salsicce e i fumi della birra, che la cultura è un po' diversa dagli inni agli dei padani? Come fare capire che la cultura è nata in Grecia, in India, in Cina, fra i tanto temuti Arabi e che oggi non ha, e non deve avere, confini geografici e mentali?

sabato 17 aprile 2010

Io sto con Emergency


Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.

Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.

IO STO CON EMERGENCY

* Firma l'appello