Intervista della gelmini a Repubblica. Riassunto: “siete tutti brutti, sporchi e cattivi” ovvero ce l’hanno tutti contro la santa Maria Goretti della scuola italiana. Cerchiamo di riassumere il colloquio che, a tratti, si presenta esilarante.
Domanda. “I ragazzi chiedono un cambio globale, la scuola come bene comune…”
Risposta. “Non mi avventuro in un ragionamento più grande di me (sic! n.d.r.) dico solo che le difese delle rendite di posizione dei professori le ritrovo pari pari nei ragazzi”. Ovvero: non risponde alla domanda, che non l’abbia capita?.
Domanda. “E’ stato lungimirante tagliare otto miliardi alla scuola?”.
Risposta. “… su di noi tremonti si è esercitato con facilità”. Ecco il primo cattivo della storia.
Domanda. “Ministro, la descrivono depressa”.
Risposta. “… Certo, per l’incidente del tunnel dei neutrini sono stata colpita in ogni modo e ferita (mondo cattivo e baro n.d.r) … il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali e non sono parole mie (il coraggio delle proprie idee n.d.r.). So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso. Ho visitato il Cern e non ho visto il tunnel". Giuro! Dichiara proprio così!!!!
Domanda. “Il suo portavoce resterà direttore generale?”.
Risposta. “Non c’è motivo per allontanarlo anche da lì”. Ovvio!
Domanda. “Da quattro anni non rendete pubblici i dati sui bocciati..”.
Risposta. “Li ho visti ieri …”. Dopo quattro anni????!!. “Non mi sono compiaciuta dell’aumento dei bocciati, non sono così sciocca (sic! n.d.r.)”.
Domanda. “Poi è arrivato il concorso a preside … definì gli errori pochi e marginali: sono quasi mille”.
Risposta. “La commissione che li ha prodotti non l’ho nominata io”. E chi se no?
Domanda. “Non ha mai pensato di dimettersi ministro Gelmini?”.
Risposta. “Mai”.
Per molto meno, cara ministra, in quasi tutti gli stati del mondo, vuoi per responsabilità diretta che per responsabilità indiretta, un ministro si sarebbe dimesso, per molto meno, ma siamo in Italia, ahinoi.
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