venerdì 8 aprile 2011

Biografie. scilipoti da Barcellona

domenico scilipoti nasce in quel di Barcellona Pozzo di Gotto cittadina già tristemente nota  per essere sede di un ospedale psichiatrico. Ginecologo si dedica all'agopuntura, alle medicine alternative, all'omeopatia e, sembra, alla chiromanzia, ai sabba e all'imposizione delle mani. Già noto alle cronache giudiziarie:

"Nel 1987 scilipoti, come presidente di una cooperativa firma l'incarico per i progetti per la costruzione di un centro medico con 61 posti letto. Non avendo ottenuto i finanziamenti previsti, il progetto sfuma, ma il progettista non viene pagato e ottiene dal tribunale un decreto ingiuntivo. scilipoti sostiene di non aver firmato i progetti e di trovarsi in Brasile per insegnamento in quel momento, ma viene smentito da una perizia calligrafica e dai verbali dei consigli comunali. Nel luglio 2009 scilipoti è condannato in secondo grado al pagamento di 200.000 euro, scilipoti subisce il pignoramento dell'abitazione e di sette immobili di sua proprietà. Il tribunale ravvisa inoltre un profilo penale e indaga scilipoti per calunnia e produzione di documenti falsi in merito ai debiti contratti; a novembre 2010 riceve un avviso di garanzia. scilipoti ha annunciato che non pagherà il debito. Nel 2005 il consiglio comunale di Terme Vigliatore viene sciolto per infiltrazioni mafiose, a seguito delle denunce di Adolfo Parmaliana. A proposito di un progetto immobiliare, gli ispettori ministeriali scrivono nella relazione prefettizia di scioglimento (secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano): “Quanto sopra si rappresenta al fine di evidenziare i collegamenti intercorsi tra Scilipoti Domenico, classe ’57, il quale ricoprirà nel 2002, seppur per breve tempo, anche l’incarico di assessore comunale al Bilancio nella Giunta Nicolò, con personaggi appartenenti ad una delle più importanti cosche della provincia di Reggio Calabria”. La questione riguarda un immobile, costruito abusivo nel 1993 e sanato nel 1995, in comproprietà con tre incensurati che, secondo la relazione prefettizia, sono in rapporti di parentela con il clan Zavettieri di Reggio Calabria." (vedi Wikipedia)

Colpito sulla via di Damasco da un insano amore per silvio, decide di abbandonare l'Italia dei Valori per abbracciare la causa del munifico benefattore. Fonda un movimento che, ad onta di ogni pudore, e rischiando di uccidere milioni di italiani che si scompisciano dalle risate, chiama "responsabilità nazionale"!!!

Necessitando di un manifesto programmatico decide di copiarlo da quello redatto per mussolini nel 1925 da gentile e così..."Responsabilità Nazionale è il movimento recente ed antico dello spirito italiano, internamente connesso alla storia della Nazione Italiana...Una politica che sappia coinvolgere l'individuo a un'idea in cui esso possa trovare la sua ragione di vita, la sua libertà, il suo futuro e ogni suo diritto...Responsabilità di Patria è la riconsacrazione delle tradizioni e degli istituti che sono la costanza della civiltà. Responsabilità è concezione austera della vita, non incline al compromesso, ma duro sforzo per esprimere i propri convincimenti facendo sì che alle parole seguano le azioni": pari pari il manifesto mussoliniano.

Ma del nostro eroe italico si ricorda soprattutto lo scatto felino ed elegante, il colpo di reni possente che lo vide protagonista alla Camera dei Deputati quando in ritardo ad una votazione, rischiava di compromettere tutto, ma l'amore vince ogni cosa ed il nostro, pur in affanno, riesce a votare per la gloria di silvio (si veda la foto).





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